Amanda Lentini

UNA STORIA GUCCISSIMA.

Amanda Lentini, esperta di formazione aziendale.

Intervista di: Licia Rivelli (Retail Excellence Consultant)

Chi sei e a cosa ti dedichi?
Sono una professionista che si occupa di formazione per manager e collaboratori nel settore del lusso. Con passione ed entusiasmo, lavoro a stretto contatto con le persone, scoprendo le bellezze del loro brand e le peculiarità dei loro prodotti unici. Mi occupo anche di analisi del brand per condividere le strategie da applicare. Credo nelle partnership con altri professionisti, perché insieme si può vedere e vivere il risultato.

Nei tuoi 20 anni in Gucci, cosa ti senti di condividerci?
Durante i miei 20 anni in Gucci, ho maturato un forte senso di appartenenza all’azienda e sono grata alle persone che ne fanno parte. La cultura dei valori aziendali è in linea con la mia visione personale, e credo che il lusso risieda nelle persone che lo rappresentano.

Una tua esperienza più bella coi clienti?
Un’esperienza che ricordo con affetto riguarda un cliente che aveva bisogno di un regalo speciale per sua moglie. Dopo aver attentamente ascoltato le sue esigenze e desideri, sono stata in grado di suggerire il regalo perfetto che ha colto nel segno. La soddisfazione e la gratitudine del cliente mi hanno riempito di orgoglio e mi hanno confermato che il mio approccio appassionato ed entusiasta nel comprendere le esigenze del cliente è fondamentale.

Una più bizzarra vissuta?
Un’esperienza particolare è stata quando un cliente mi chiese di personalizzare una bicicletta con diversi accessori, compreso un casco firmato dalla stilista. Abbiamo coinvolto un team di persone per assicurarci che tutto fosse perfetto, tra cui buyer del brand, magazzinieri, customer service, manager dei negozi e responsabili del trasporto e della preparazione dell’articolo. Ho scritto email in modo che ciò fosse una comunicazione unica e trasparente, permettendo a tutti di essere chiari nel processo delle comunicazioni. Le email sono state numerose ma pratiche, dimostrando come il lavoro nel back richieda tempo, creatività, soluzioni, impegno, responsabilità e una gentile assertività nel comunicare tra i diversi ruoli.
I protocolli hanno permesso di raggiungere l’obiettivo: la soddisfazione del cliente. Ho mantenuto un contatto costante con il cliente prima, durante e dopo la consegna della sua amata bicicletta, attraverso chiamate e messaggi. La soddisfazione del cliente è stata tale che ha scritto una lettera di riconoscimento al nostro presidente, esprimendo la sua gratitudine per l’attenzione e il servizio ricevuto.

La cosa più disruptive che hai fatto in vendita?
La cosa più disruptive che ho fatto sia come manager in Gucci che come consulente formativa nei brand è stata mettere le persone al centro del processo di vendita. Ho sempre creduto che le persone siano la chiave per generare risultati qualitativi elevati, come la soddisfazione del cliente, la fidelizzazione e l’aumento delle vendite. Ho lavorato con passione ed entusiasmo per formare, motivare e sostenere il mio team, incoraggiando ognuno a esprimere le proprie potenzialità e a lavorare in sinergia con gli altri membri del gruppo. In questo modo, siamo stati in grado di creare un ambiente di lavoro positivo e coeso, dove ognuno si sentiva parte integrante del successo dell’azienda.

Cosa diresti alla te stessa di 5 anni fa?
Se dovessi parlare con la me di 5 anni fa, utilizzerei un tono assertivo, gentile e concreto per fornire consigli pratici e attuali per il mercato del lavoro di oggi, in particolare per il settore della formazione e del retail.
In primo luogo, la incoraggerei a sviluppare la sua capacità di innovazione, utilizzando la sua creatività e la sua capacità di pensiero laterale per trovare nuove soluzioni e sviluppare nuove strategie per il suo lavoro. Inoltre, suggerirei di sfruttare la collaborazione con altri professionisti del settore, scambiando idee e suggerimenti per migliorare continuamente le proprie competenze e le proprie prestazioni.
In secondo luogo, suggerirei alla me di 5 anni fa di utilizzare gli strumenti tecnologici avanzati per migliorare la sua efficienza e la sua produttività, come ad esempio l’automazione dei processi o l’utilizzo di app specifiche per il settore del retail.
Infine, incoraggerei la me di 5 anni fa a sviluppare la sua capacità di comunicazione e relazione, utilizzando l’ascolto attivo e l’empatia come strumenti per creare relazioni solide e durature con i colleghi e i clienti. Inoltre, consiglierei di partecipare a programmi di formazione e di sviluppo professionale per migliorare continuamente le proprie competenze e le proprie prestazioni.
In conclusione, utilizzando la creatività, la collaborazione e gli strumenti tecnologici avanzati, insieme alla comunicazione efficace e all’ascolto attivo, la me di 5 anni fa potrebbe avere maggiori opportunità di successo nel mercato del lavoro di oggi, nel rispetto dei suoi valori e delle sue aspirazioni professionali.
É nel gioco e attraverso il gioco che l’individuo apprende a conoscersi, a esplorare la realtà circostante, a conoscere gli altri e ad accettarsi.” – Eric Berne

LICIA RIVELLI

FDO blog, intervista, Licia Rivelli