Intervista, blog, Chiara Salomone

OGNI ABITO HA UNA STORIA E RAPPRESENTA QUALCOSA PER CHI LO HA SCELTO.

Chiara Salomone, Founder Neurofashion

Intervista di: Licia Rivelli (Retail Excellence Consultant)

Abbiamo conosciuto Licia Rivelli a uno dei nostri eventi (sulla moda, indovinato).

Qui troverai una nuova rubrica dedicata alle disruptors e ai disruptors nel mondo del fashion, partiamo da Chiara, che magari conosci (e segui su Instagram) come modaepsiche.

Chi sei?

Mi chiamo Chiara Salomone, ho 33 anni e sono laureata in Scienze tecniche psicologiche e e specializzata in Scienze cognitive, attualmente mi sto laureando in Psicologia del benessere, ho lavorato come Marketing Manager e Neuromarketing specialist. Nel 2020 ho aperto una pagina IG e ho iniziato a divulgare la psicologia della moda e le neuroscienze applicate alla moda registrando il temine neurofashion.

A cosa ti dedichi?

Oggi faccio formazione, consulenza e ricerca su neuroscienze nel mondo del fashion sia dal punto di vista dell’azienda che della persona, concentrandomi sulle neuroscienze delle emozioni: uso gli abiti come strumenti di benessere.

Perché le neuroscienze sono interessanti oggi e che spunto ci danno?

Ti fanno conoscere il cliente davvero non solo i suoi comportamenti, ma anche ciò sente, le sue aspettative, le sue necessità. Le neuroscienze ci spiegano come e perché comprare gli abiti affinché non rimangano poi nell’armadio, ma che possano anche migliorarci la vita.

Cosa rappresenta un abito per una persona?

Ogni abito ha una storia e rappresenta qualcosa per chi lo ha scelto: con l’abbigliamento abbiamo un legame affettivo. In ogni armadio c’è passato, presente e futuro. In ogni armadio c’è chi siamo, chi siamo stati e chi vorremmo essere. L’abito è il corpo che scegliamo per rappresentarci al mondo.

Fai un esempio?

Ci sono moltissimi significati che incontrano variabili sociali, culturali, personali. Prendiamo una giacca più strutturata e un’altra invece più morbida, meno strutturato, ora la tipica domanda che mi fanno le clienti è la seguente: “Quale giacca tra le due indosso ad un colloquio di lavoro?
Io rispondo: “Dipende da chi sei, cosa e come hai bisogno di sentirti.
Se una persona sta andando ad un colloquio per una posizione dirigenziale e sa di essere una persona troppo morbida rispetto alle richieste, io consiglio la giacca rigida e così le cambierà anche la postura, l’aiuterà a sentirsi in quel modo, ovviamente vale anche il contrario.

Questa è l’enclothed cognition?

Sì esatto è la cognizione incarnata, i vestiti cambiano il nostro modo di sentirci, modificano il nostro comportamento ed incidono sulle nostre performance. È stato fatto un esperimento interessante a riguardo da parte del docente di Management Galinsky. A due gruppi di persone è stato proposto di indossare un camice bianco e di svolgere dei compiti. Ad alcuni è stato, poi, detto che il camice bianco fosse da dottore, ad altri che fosse da pittore. Alla fine dell’esperimento è emerso chiaramente che chi pensava di indossare un camice da medico ha dimostrato una performance migliore rispetto a quelli che credevano di indossare un camice bianco da artista. Quindi un abito è connesso al ruolo e al simbolo. “Non pensiamo solo con il nostro cervello, ma anche con il nostro corpo”.

Che tipi di shopping si possono fare?

Lo shopping può essere molto piacevole, infatti può fungere da rinforzo positivo e da incoraggiamento per l’autostima. Per evitare lo shopping incontrollato si può cercare di tornare al pensiero logico razionale concedendosi del tempo. Ad oggi è facile e veloce comprare, il click agile su internet non aiuta, per questo consiglio di lasciare gli acquisti di cui non si è sicuri 24-48 ore nel carrello.

Cosa diresti a chi fa shopping per non avere poi rimorsi?

Compra solo ciò che ti fa stare bene e valorizza la tua personalità.

Hai cambiato stile negli anni?

Sì soprattutto da quando faccio questo lavoro, compro meno, compro meglio, compro meno fantasie… perché questo lavoro ha cambiato anche me. Conosco più cose e la conoscenza cambia il tuo stile.

Fai consulenze ad aziende o anche privati?

Sì ad entrambi, mi trovano su moda e psiche e sui social.

Ed infine Chiara cosa diresti alla te stessa di 5 anni fa?

Rischia perchè solo tu sai quello che ti fa felice!

Licia Rivelli

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