LUCA ALTIMANI: "FRASE A CASO"

Luca Altimani, copywriter, ex admin Commenti Memorabili

Intervista di: Giada Bellegotti

Avete presente Commenti memorabili? Dai su, non fate i timidi, sappiamo che almeno una volta anche voi avete provato a commentare nella speranza che il vostro commento venisse condiviso. Ebbene, dietro tanti di quei commenti che vi hanno fatto sganasciare dalle risate per anni c’è stato Luca Altimani. Che proprio da lì ha iniziato la sua carriera di copywriter. Dai commenti su Facebook a oggi ne ha fatta di strada. Ha collaborato con tante realtà e ha fatto emergere la sua creatività senza mettere mai da parte il suo tratto distintivo: l’ironia.

Luca, ci racconti bene come è iniziato tutto?

“La mia carriera da copywriter è iniziata in maniera piuttosto anomala. Mi sono iscritto alla pagina Facebook Commenti memorabili, come avevano già fatto tanti, perché mi divertiva seguirla. Sei mesi di commenti dopo sono stato contattato dal fondatore della pagina: mi voleva a lavorare con lui. Gran parte dei commenti ripubblicati erano i miei”.

Sei rimasto 3 anni in Commenti Memorabili, poi la svolta.

“Sì, ho lasciato perché volevo dare alla mia professione un’imprenta più personale. Sono stato spinto dall’ego, lo ammetto. Avevo una gran voglia di fare qualcosa di mio”.

Ma prima di fare il freelance, un anno sabbatico… originale.

“Sì, ho provato a fare il falegname, e ho capito che idealizzare i lavori è una gran cagata. Così dopo un anno mi sono messo a mandare curriculum”.

Anche quella un’esperienza poco edificante.

“Ho ottenuto pochi colloqui, non andati bene visto che poi non mi hanno assunto. Dentro di me è montata una grande rabbia e così mi sono buttato su LinkedIn. Prima ho organizzato il mio profilo in maniera standard: ho fatto una bella foto con la camicia, ho compilato i campi in maniera professionale. Poi ho capito che dava un’immagine di me non reale. E io non volevo creare un personaggio artificiale ma mostrare quello che ero davvero. E ho cambiato tutto”.

Una foto in t-shirt con la scritta “camicia”, una presentazione ironica, come i post che pubblichi.

“Sì perché l’ironia per me è imprescindibile. Trovo sia una chiave potente per agganciare l’utente con una risata ma poi farlo riflettere”.

Oggi grazie a questo tuo percorso hai ottenuto delle collaborazioni importanti, come con Legolize.

“Sì, fortunatamente le occasioni non mancano. Col senno di poi, devo paradossalmente ringraziare di essere stato scartato ai colloqui”.

In che cosa sei stato, secondo te, disruptive?

“Sorrido perché il termine disruptive mi ha sempre fatto ridere! Sembrerà assurdo, ma la cosa più “disruptive” che ho fatto è stata proprio rimanere me stesso”.

GIADA BELLEGOTTI

giada bellegotti fdo