Beatrice Barutta: "Ho fatto un video per noia. Ora lavoro con le aziende su Tik Tok"

Beatrice Asia Barutta, content creator

Intervista di: Giada Bellegotti

“Che noia, e ora? Faccio un Tok Tok”. Chissà a quanti di noi è capitata una situazione simile. Di sicuro Beatrice Barutta (www.tiktok.com/@beabaru) non pensava che da quel momento la sua vita sarebbe cambiata. È iniziata proprio così la carriera dell’influencer da 400mila follower @beabaru, conosciuta come “la bionda di Tok Tok”, che ha portato il brand Philadelphia a sbarcare sulla piattaforma di intrattenimento cinese.

“Era il 2020, ed eravamo chiusi in casa, come tutti, annoiatissimi. Così, come fanno molti, ho preso in mano il telefono e ho fatto un video”: il video di Beatrice Barutta è diventato subito virale.

“Inizialmente facevo video autoironici sul Veneto, dove sono nata. Poi ho iniziato a raccontare i retroscena – sempre in chiave divertente – del mio lavoro da barista a Lignano Sabbiadoro”. Fino a che Beatrice ha un’idea geniale: giocare sul pregiudizio che vuole le donne bionde stupide.

Beatrice, ci vuole tanta autoironia per fare video come quelli che ti hanno portata a diventare “la bionda di Tik Tok”.
“Sì ho iniziato a prendermi in giro giocando sul famoso pregiudizio. Davo consigli ovviamente fuori da ogni logica, come “se sei in auto e non sai dove girare metti le quattro frecce”. Chiudevo sempre con una call to action, “seguimi per altri consiglia da bionda”. Ha funzionato”.

Qualcosa di digital ne masticavi già: sei laureata in marketing digitale. Il vero boost alla tua carriera, però, è arrivato grazie a un tirocinio.
“Sì un anno fa sono approdata in Mambo per il tirocinio. Al colloquio mi chiesero qual era il brand per il quale avrei voluto lavorare. Risposi Philadelphia, lasciando tutti perplessi”.

In effetti, perché proprio Philadelphia?
La verità è che sono sempre stata un po’ anemica e mia madre mi obbligava a mangiare carne. Peccato che a me la carne non piacesse. Per farmela andare giù la cospargevo di Philadelphia: di quel formaggio alla fine mi sono innamorata!”.

È grazie a te che Philadelphia è sbarcata su Tik Tok. Mi racconti com’è andata?
“Philadelphia collaborava già con We Road, company appartenente al gruppo One Day, come Mambo. In accordo con il mio capo, quindi, vista questa mia passione, abbiamo provato a fare questa sorta di esperimento social che aveva l’obiettivo di convincere il marchio a sbarcare sulla piattaforma. Abbiamo aperto Phormaggio, un profilo in cui parlavo della mia passione per la Philadelphia in tutte le sue varianti con l’obiettivo di raggiungere un numero X di follower. Alla fine di ogni video incentivavo i miei follower a diffondere la voce e a farmi seguire per convincere Philadelphia a sbarcare ufficialmente sulla piattaforma. Il primo obiettivo erano 10mila follower: li ho raggiunti due settimane. Nei successivi tre giorni sono passata da 10mila a 75mila e ad agosto abbiamo superato i 150mila. Abbiamo contattato Philadelphia che alla fine ha accettato di sbarcare su Tik Tok con la pagina “Philadelphialovers”, oggi oltre 170mila follower con video da oltre un milione di view”.

I brand che vantaggio possono trarre da un profilo Tik Tok?
“Su Philadelphialovers ci sono gli amanti di Philadelphia che ogni giorno commentano, scrivono le loro preferenze sui prodotti… i brand praticamente si ritrovano con una grande raccolta dati sulle preferenze dei consumatori”.

Hai lanciato tu Philadelphia su Tik Tok ma ora non sei sola a gestire la pagina.
“Sì, e mi sembra giusto così altrimenti sarebbe una mia pagina: ci sono tanti influencer che stanno già contribuendo al progetto”.

Ma secondo te, perché hai funzionato tu sui social?
“Non voglio peccare di presunzione ma… perché sono io! La mia spontaneità, la verità, la genuinità mi hanno premiata”.

GIADA BELLEGOTTI

giada bellegotti fdo