LA PORTI UN BACIONE A FIRENZE.

29 novembre 2018, Showmates (Scandicci, FI)

Con Alex Albini, Silvia Paganini, Federica Santagostino, Vincenzo Somarrelli, Simone Testai e Massimo Vegni. 

Qualità, performance e bellezza del made in italy.

Cosa significa fare impresa in Italia? Usare nuove tecnologie o addirittura crearle, comprendere le proprie responsabilità ambientali e sociali, parlare di qualità e performance e soprattutto far sì che Made in Italy non sia una forma vuota in cui si butta dentro di tutto.

Difficile? No, disruptive.

A Showmates (Scandicci), FDO ha presentato lo spazio del Tacchificio Villa Cortese: Silvia Paganini ha mostrato come un luogo fisico diventi strategico per la formazione e il networking, anche perché fare impresa non significa soltanto produrre ma anche comprendere le proprie responsabilità ambientali e sociali.

Con Egidio Alagia abbiamo presentato il progetto FDO e spiegato come la Disruption stia cambiando per davvero il mondo del lavoro, a partire dalle teste di quelli che saranno i futuri manager. E, perché no, anche leader.

A parlare di qualità, performance e bellezza del Made in Italy c’era anche Simone Testai di Burberry, assieme a Vincenzo Somarrelli, uno dei primi designer a usare CAD nel mondo della moda.

Sempre di Disruption applicata ai materiali si tratta: Simone Storai è venuto a parlarci di Glauk Sound Emotion. Glauk Sound è riuscita a trasformare il suono in qualcosa di totalmente invisibile, togliendo dagli ambienti altoparlanti e diffusori. Magia? No, Disruption.

Come capita ad ogni FDO, il momento più bello è quello in cui si mangia, si beve e si parla: il networking finale, dopo la chiusura di Alex Albini, ha messo un punto e virgola alla serata. Here’s to the Disruptors.